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L’Orecchio di Giano 2022
Salotto Helbig / Omaggio a Nadine Helbig 100

Concerto n.5 / giovedì 29 settembre +MOSTRA e CONFERENZA

VILLA LANTE AL GIANICOLO
giovedì 29 settembre, ore 19:30

INFO & TICKETS

Omaggio a Nadine
Musiche di : Edvard Grieg [1843-1907]; Franz Liszt [1811-1886] / Felix Mendelssohn
Alessio Venier [1992-], "Omaggio a Nadine" (Prima assoluta)

Ensemble Seicentonovecento | regìa, Flavio Colusso
Silvia De Palma, voce recitante | Ai Watanabe, pianoforte | Marco Rogliano, violino

il Concerto è preceduto (h 18:00) dalle
Conferenze di : Maija Väisänen | Hannes Lehmann

> PDF estratto dal Programma generale 2022

MOSTRA, CONFERENZA e CONCERTO
nel centenario della morte di Nadine Šahovskaja Helbig

#nadineHelbig100
La principessa russa Nadia Šachovskaja [1847-1922] si era formata culturalmente a Mosca, Parigi, Dresda e a Roma dove di trasferì sposando Wolfgang Helbig, segretario dell’Istituto Archeologico Tedesco. Il loro salotto culturale, prima nella casa sul Campidoglio, poi a Villa Lante al Gianicolo, era uno dei più vitali dell’Urbe, frequentato da letterati, archeologi, pittori e musicisti come d’Annunzio, Grieg, Liszt, Mommsen, A. Rubinstein, Schliemann, Sgambati, Tolstoj, Tosti, Teresina Tua, Wagner.
Nadine, già allieva di Clara Schumann, a Roma divenne allieva e amica di Liszt, col quale suonava spesso a quattro mani: molte composizioni venivano arrangiate per queste virtuose riunioni, come il "Petite Valse" di von Henselt che Nadia Morani, pronipote degli Helbig, ha ritrovato fra le carte della bisnonna. Molte notizie dell’intensa vita sociale, culturale nonché benefica di Nadine sono narrate dalle personalità che la frequentavano, oltre che raccolte nei diari suoi e della figlia Lili che sposò il pittore Alessandro Morani, la quale in tali incontri suonava il violino.
Tra le opere dedicate a M.me Helbig vi sono i Lieder di Grieg "Jeg elsker dig" e "Fra Monte Pincio" - del Premio Nobel Bjørnstjerne Bjørnson ispirato da un tramonto romano - cui si unisce oggi l’omaggio di Alessio Venier, melologo elaborato sui diari di Nadine.
Quando il giovane Grieg seppe che Liszt aveva interpretato la sua Sonata per violino n.1, chiese un’opinione al Maestro: Liszt, rispose che era stata per lui una gioia e che quel brano testimoniava «un grande talento per la composizione e mostrava un trattamento ben concepito, inventivo ed eccellente del materiale, dimostrando un’attitudine che ha bisogno solo di seguire la sua naturale propensione al fine di raggiungere un alto livello».
Il pianoforte Pleyel sul quale ancor oggi eseguiamo i nostri concerti fu donato a Nadine dallo stesso Liszt.