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La via dell’Anima 2020
La Missa "l’Homme Armé" di Carissimi
ROMA, 12 gennaio

domenica 12 gennaio, ore 19:30
Chiesa Teutonica di S. Maria dell’Anima
 
Giacomo Carissimi : Missa l’Homme Armé "à Doddici reali"

Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima
Flavio Colusso, maestro di cappella

Jennifer Schittino, cantus
Andrés Montilla Acurero, altus
Antonio Orsini, tenor
Guglielmo Buonsanti, bassus

Maria Chiara Chizzoni, cantus
Raimundo Pereira Martinez, altus
Paolo Fanciullacci, tenor
Giuliano Mazzini, bassus

Stefano Guadagnini, 
cantus 
Paolo Borgonovo, altus
Massimo Lombardi, tenor
Walter Testolin, bassus

Luigino Leonardi, trombone
Andrea Coen, clavicembalo
Alessandro Albenga, organo

Prima esecuzione moderna a Roma

in collaborazione con:
PISMA - Pontificio Istituto Teutonico di S.Maria dell’Anima | IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti

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Con l’esecuzione nel contesto della celebrazione liturgica (S.Messa in Latino con Letture e Omelia in tedesco e in italiano) della "Missa l’Homme Armé" del Maestro dell’Europa musicale Giacomo Carissimi (Marino, 18 aprile 1605 – Roma, 12 gennaio 1674), prendono il via le “Giornate carissimiane” del 2020.

Giornate carissimiane 2020
Avviate da Musicaimmagine nel 2013 per festeggiare i trent’anni di attività intorno all’opera di Giacomo Carissimi, le Giornate carissime "nei luoghi del Maestro" sono divenute un appuntamento annuale nella ricorrenza della nascita e morte del compositore nei luoghi dove visse e operò e dove è sepolto, momenti di incontro e confronto per approfondire la conoscenza di uno dei più grandi musicisti della storia della musica la cui altissima figura sfuma in un’aura mitica, e dei suoi numerosi allievi. 
Corteggiato dai regnanti d’Europa, Carissimi rimase sempre all’Apollinare come maestro del Collegio Germanico di Roma; i suoi allievi e ammiratori copiarono centinaia di sue composizioni che si trovano oggi in molte biblioteche del mondo ma nessun autografo sembra essere giunto fino a noi; dotato di un carisma assai superiore a quello dei suoi contemporanei - Athanasius Kircher lo descrive «capace di trasportare gli animi verso qualunque sentimento» - di lui non ci conosciamo neppure un ritratto. Le giornate sono inoltre occasione per ascoltare rare pagine di musica, alcune in prima esecuzione, e celebrare le «Messe per l’anima sua» richieste da Carissimi in punto di morte.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le maggiori istituzioni scientifiche e culturali collegate al progetto “Giacomo Carissimi Maestro dell’Europa Musicale” e al più recente progetto europeo “La via dell’Anima”, incentrato sui manoscritti musicali della collezione di Fortunato Santini della Diözesanbibliothek di Münster.
Nel 2020 sono previsti eventi a Roma, Tivoli, Marino e Assisi.

Le armi della Pace: la "Missa l’Homme Armé" di Giacomo Carissimi
L’evento rientra ne “La via dell’Anima”, grande progetto europeo che attraverso la rete creata dalla circolazione dei tesori musicali raccolti nella “Santini Sammlung” di Münster, unisce molte Città europee. Fra queste, in particolare, le due cittadine tedesche di Münster e Osnabrück dove nel 1648 fu firmata la “Pace di Westfalia”, evento di grande importanza che sanciva la fine della “Guerra dei trent’anni” e apriva l’Europa a nuovissimi scenari politici e religiosi. 
Sembra assai opportuno sottolineare l’importanza del percorso ecumenico di unità dei Cristiani riproponendo ancor oggi l’interpretazione della "Missa l’Homme Armé" del Maestro dell’Europa musicale Giacomo Carissimi. La grandiosa composizione costituisce un mirabile esempio di architettura policorale a tre cori, ovvero «à Doddici Reali», come indicato nella partitura che è conservata a Roma (Archivio Lateranense) e a Münster (Diözesanbibliothek) e di cui è in corso la pubblicazione dell’edizione moderna per i tipi dell’IISM (Istituto Italiano per la Storia della Musica).
La chiave di lettura che si offre per questa esecuzione è nell’ottica e nell’esercizio del “combattimento spirituale”, metafora della battaglia del “soldato” della Controriforma che vive intensamente quel risanamento morale e disciplinare interno alla Chiesa iniziato ancor prima dello scisma luterano. Nella scrittura del Carissimi l’antico tenor medievale subisce una mutazione esemplare e potente. Diversamente dal cavaliere medievale della Militia Christi il quale coperto di ferro e rivestito di segni cristici uccideva con sicurezza e con altrettanta sicurezza moriva, questo “soldato” insieme moderno e antico, riprendendo antichi elementi a vantaggio di nuovi significati, rivolge la spada verso il suo interno e, nell’esercizio della fede riscatta, in una rinnovata unità dell’homo universalis, la pienezza dell’humanitas e la grazia dell’humilitas.


Flavio Colusso "Una chiave di lettura per la ’Missa L’Homme Armé’ di Carissimi"
in "L’opera musicale di Giacomo Carissimi" (Ed. Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2014)

Giacomo Carissimi Maestro dell’Europa Musicale
concerti, incontri di studio, edizioni, funzioni liturgiche 
www.giacomocarissimi.net