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Carissimi350

... i commenti della Stampa internazionale
durante i 40 anni dell’Ensemble Seicentonovecento
insieme a Giacomo Carissimi

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GENOVA Le vie del Barocco: bella partenza nel nome di Carissimi
Roberto Iovino, L’Invito, 11 settembre 2024
[…] ieri sera, nel Salone di Palazzo Tursi si è tenuto il concerto inaugurale affidato a uno specialista quale Flavio Colusso, clavicembalista e direttore dell’Ensemble Seicentenovecento di Roma formato da Margherita Chiminelli, soprano, Mauro Borgioni, baritono e Andrea Damiani, tiorba. Bellissimo concerto, va detto subito, dedicato quasi interamente a Giacomo Carissimi nel 350° anniversario della morte.
[...] Al di là dei meriti didattici, Carissimi è stato un maestro nel trattamento della vocalità, nella resa espressiva delle parole, secondo quella teoria degli affetti che tanta rilevanza ebbe soprattutto nella prima fase barocca. Il programma proposto da Colusso ha messo in luce proprio questi aspetti dell’arte di Carissimi, a cominciare da Tolle Sponsa, oratorio a 2 voci che si conclude con un magnifico duetto dalle armonie particolarmente ricche. Ma occorre citare anche il mottetto O Ignis Sancte e soprattutto la cantata a voce sola Che legge è questa, o Dio. Pagine nelle quali un lirismo teso si pone al servizio della parola e i ricchi abbellimenti rendono splendidamente gli affanni emotivi in una scrittura di estrema difficoltà. Bravissimi i due cantanti, Margherita Chiminelli e Mauro Borgioni per le qualità vocali e soprattutto per l’ampia gamma espressiva esibita: una partecipazione emotiva al testo davvero encomiabile.
Lodevole anche la prova dei due strumentisti: la tiorba Andrea Damiani, al quale si deve anche una limpida lettura di due Toccate di Kapsperger; e Flavio Colusso che oltre a suonare e coordinare il gruppo ha offerto un proprio mottetto, un delicato Quid agis cor meum, elegantemente interpretato dalla Chiminelli. 
Applausi calorosissimi e meritati.

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Con l’omaggio a Giacomo Carissimi per il trecentocinquantesimo anniversario della morte, si conclude il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra
Maurizio Modugno, MUSICA, 9 novembre 2023
[…] Il maggior interesse s’appuntava per noi sul concerto di Colusso e sui due oratori di Carissimi: Sponsa Canticorum “Dialogo a quattro” e Vanitas vanitatum “Contemptus mundi”. […] La musica vi è un autentico gioiello di estetica barocca […]. L’esecuzione d’entrambi i titoli è stata di quel livello d’assoluta eccellenza cui Flavio Colusso in tal ambito ci ha abituati: e ne fanno testo i nove CD dell’integrale degli oratori del Carissimi da lui realizzata per la Brilliant. Qui egli, nell’Ensemble Seicentonovecento, s’avvaleva di nomi di spicco […] ottimi cantanti tra i quali vanno citati almeno la formidabile Margherita Chiminelli (Sponsa I) e il baritono Mauro Borgioni. Il piccolo coro di Santa Maria dell’Anima a Roma è ben noto per la sua forbitezza, sì che la cultura e il braccio vivissimo di Colusso hanno dato luogo ad una performance non solo musicalmente più che accattivante, ma superbamente collocata in quella autentica meraviglia di colori e di volumetrie che è l’abside della Chiesa di Sant’Ignazio. Non a caso questa, nonostante le sue dimensioni, affollata di pubblico entusiasta.

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Due rari e splendidi lavori di Carissimi al Festival di Musica e Arte Sacra di Roma Flavio Colusso con l’Ensemble Seicentonovecento e la Cappella di Santa Maria dell’Anima ha inaugurato le celebrazioni del trecentocinquantesimo anniversario della morte dell’inventore dell’oratorio musicale.
Mauro Mariani, Il Giornale della Musica, 8 novembre 2023
[…] La Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima, che non per caso è la chiesa della comunità cattolica tedesca di Roma, dunque un’isola tedesca in Italia. Non solo partecipa regolarmente alle funzioni religiose di quella chiesa, ma si impegna anche nella riscoperta dell’enorme e semisconosciuto patrimonio musicale romano del rinascimento e del barocco. La dirige Flavio Colusso, che è anche il fondatore e il direttore dell’Ensemble Seicentonovecento. A Colusso e a questi due gruppi riuniti era affidato il concerto di chiusura del festival, che ha dato l’avvio alle manifestazioni per i trecentocinquant’anni dalla morte di Giacomo Carissimi. […] E prima di ciascuno dei due oratori in programma, Colusso ha letto dei brani tratti dal Quaresimale del gesuita Paolo Segneri per riproporre il clima di meditazione, raccoglimento e partecipazione – e non di semplice ascolto musicale – che era proprio delle esecuzioni degli oratori di Carissimi in quanto eventi non solamente artistici ma anche e soprattutto spirituali. […] Questa superba creazione musicale e l’ottima esecuzione hanno vinto la lotta contro l’acustica inevitabilmente dispersiva dell’enorme chiesa barocca, penalizzante soprattutto per le voci femminili, e hanno conquistato il numerosissimo pubblico, che ha ringraziato con applausi calorosi Flavio Colusso e tutti gli interpreti […].

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De Marc-Antoine Charpentier à Giacomo Carissimi aux fécondes sources de l’oratorio, à Rome
Francis Lippa - Titus Curiosus / Mollat.com - 18 aprile 2019
En cherchant bien… Carnets d’un curieux
[...] En ce moment même, j’écoute avec très un vif plaisir la Jephte de Carissimi, dans l’interprétation de l’Ensemble Seicentonovecento de Flavio Colusso, dans le premier CD du coffret de 9 publié par Musicaimmagine Records, en 1996, et re-publié en 2013 par Brilliant Classics. Sans nulle hystérie - qui serait malvenue - Carissimi ainsi interprété par des Italiens dont le ténor Francesco Sclaverano (Jephte) et la soprano Nunzia Santodirocco (sa fille) présente de plus chaudes couleurs que le pudique et sobre Charpentier de Sébastien Daucé et Correspondances. Carissimi est un compositeur majeur !!! Et Jephté un chef d’œuvre d’une extraordinaire intensité. 
Ce jeudi 18 avril 2019, Titus Curiosus – Francis Lippa

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CARISSIMI I Mottetti
Carlo Vitali - Classic Voice - gennaio 2015 / *****
L’Arione romano, mitico ammaliatore di mostri marini, è Giacomo Carissimi, maestro di cappella presso quel collegio gesuitico dell’Apollinare che sotto la sua guida si trasformò in seminario di compositori giunti da ogni angolo d’Europa. Grazie a lui ciò che intorno al 1620 era novità assoluta, il mottetto multisezionale concertato “alla romana”, mezzo secolo dopo trionfava come standard nella liturgia cattolica di qua e di là delle Alpi; anzi perfino nelle cappelle protestanti di Dresda, Lipsia, Amburgo e Londra. Autentico teatro spirituale che non teme il confronto coi suoi più noti oratorii latini e nel 1670, ancora lui vivente, usciva a Costanza in antologia esemplare (28 titoli sui circa 200 che si stima aver composto in questo genere) a cura di Giovanbattista Mocchi.   Sono evidenti i pregi di una registrazione come la presente, formatasi nel corso di un progetto iniziato 14 anni fa e perdipiù ambientata nei luoghi medesimi dove il Maestro visse e operò. Eccellente è l’adesione di cantori e strumentisti ai requisiti di una scrittura dove si alternano in cangiante varietà il recitativo, il dialogo ora drammatico ora madrigalistico, l’arioso binario o ternario su bassi figurati e “passaggiati”, l’aria a voce sola.
Flavio Colusso e il suo ensemble Seicentonovecento si sono ormai imposti quali interpreti di riferimento nella riscoperta del genio di Marino; lo testimonia l’integrale degli oratorii in ben 9 cd, sempre targati Brilliant.

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Rivive l’ingegno seicentesco di Carissimi Dischi Sacra
Andrea Milanesi - AVVENIRE - 28 novembre 2014
Arion Romanus è il titolo di una raccolta a stampa di 28 mottetti di Giacomo Carissimi (1605-1674), pubblicata nel 1670. Si tratta della consacrazione ufficiale e definitiva di un artista di altissimo ingegno, considerato il “padre” dell’Oratorio e della Cantata da camera, che per oltre quarant’anni ha ricoperto il ruolo di maestro di cappella presso la romana Basilica di Sant’Apollinare (annessa al Collegio Germanico e Hungarico), divenendo un punto di riferimento imprescindibile per il panorama musicale coevo (tra i suoi allievi si contano nomi illustri quali Marc-Antoine Charpentier, Johann Caspar Kerrl o Christoph Bernhard).
L’Arion Romanus offre un saggio esemplare del talento compositivo di Carissimi, attraverso pagine che presentano elementi formali e stilistici di estrema varietà, spaziando dalla monodia in stile recitativo al concertato o all’arioso (in chiusura del mottetto O quam dilecta Mensa è addirittura presente un vero e proprio madrigale). È questo da sempre il repertorio privilegiato dall’ensemble vocale e strumentale Seicentonovecento e dal suo direttore Flavio Colusso, che con questa incisione suggella una lunga e assidua frequentazione che lo ha visto protagonista nella duplice veste di studioso e interprete; il coronamento di un progetto che ancora una volta conferma il valore degli esecutori e l’eccellenza dell’autore.
Seicentonovecento/Flavio Colusso/Carissimi Arion Romanus/Brilliant

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CARISSIMI Complete Motets of Arion Romanus Ensemble Seicentonovecento, direttore Flavio Colusso
Claudio Bolzan - Musica - novembre 2014
[...] Questo importante repertorio (finora inciso solo parzialmente) ci è offerto da Flavio Colusso a capo dell’Ensemble Seicentonovecento, già reduce da una acclamata integrale degli Oratori dello stesso [...]: si tratta di un’iniziativa di fondamentale importanza per la serietà, la coerenza e il rigore stilistico dell’approccio, per la fluida conduzione dell’insieme, per la notevole valenza delle voci. Ne è scaturita un’immagine dell’autore pienamente rispondente allo spirito della festa barocca, per la quale l’ispirazione religiosa non poteva essere disgiunta dalla grandiosa affermazione della maestà divina e della potenza della chiesa, in un contesto globale improntato in diversi casi ad una spettacolarità non priva per questo di contrastanti indugi meditativi e di assorti ripiegamenti. [...] Un’iniziativa, dunque, degna di particolare attenzione, resa tanto più godibile da una registrazione di notevole impatto.

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Musica sacra per i sensi.
Recensione del disco dell’Ensemble Seicentonovecento che propone in prima incisione alcuni mottetti di Giacomo Carissimi.
Carlo Boschi - 2008 - SAT2000
Giacomo Carissimi come “Arione Romano” […]. E’ questo il titolo della raccolta di Mottetti, pubblicata a Costanza nel 1670, del celebre maestro di Cappella di S. Apollinare in Roma. […] Carissimi, si propone come araldo di quelle intersecazioni dei generi che già Monteverdi aveva proclamato veicoli della “poetica degli affetti”. Concerto, aria, sonata e, persino, madrigale convivono e si rigenerano vicendevolmente in questi brani di assoluta genialità e inalterato stupore.
Merito dell’Ensemble Seicentonovecento, e del suo direttore Flavio Colusso, infaticabile epigono di Giacomo Carissimi, aver riscoperto e inciso queste pagine che mirabilmente rendono la sensualità del sacro. Basterebbe solo citare la proprietà timbrica di ciascuna delle tre voci di soprano e la loro caratterizzazione in ruoli espressivi distinti, per cogliere l’accuratezza della realizzazione discografica. Ma non può tacersi anche, almeno, la qualità della concertazione tutta, in cui la preminenza vocale (e il suo testo scolpito) conducono a risultati palpitanti anche gli strumenti, come corde, fiati e tasti della nostra carne.
Vogliamo credere che, se la S. Teresa di Gian Lorenzo Bernini (1652) avesse potuto cantare la propria estasi, l’avrebbe fatto con le note di questi Mottetti di “Arione Romano”.

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Quattrocento anni fa nasceva Carissimi: al via le celebrazioni per il maestro dell’Europa musicale
18 aprile 2005 - Il Messaggero
[…] La città eterna ricorda uno dei suoi artisti più illustri con una lapide commemorativa che verrà posta nel luogo in cui Carissimi, nato a Marino, operò per quasi tutta la vita: il Palazzo e la Basilica di Sant’Apollinare, sede storica del collegio gesuitico Germanico-Ungarico. La cerimonia, alle 18,30, sarà seguita da una “Messa-concerto spirituale” con musiche dello stesso Carissimi eseguite dalla Cappella Musicale di San Giacomo e dall’Ensemble Seicentonovecento diretti da Flavio Colusso, uno dei musicisti che più hanno contribuito alla diffusione degli oratori di Carissimi tra l’altro incidendoli tutti. Con questa iniziativa si aprono ufficialmente le manifestazioni del progetto “Giacomo Carissimi maestro dell’Europa Musicale” ideato per celebrare la ricorrenza.

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Doppio applauso all’Oratorio Concerto per il restauro dell’edificio del SS.mo Crocefisso
Laura Gigliotti - 27 novembre 1999 - Il Giornale
Un concerto di Oratori e Mottetti di Giacomo Carissimi dell’Ensemble Seicentonovecento & Cappella Musicale di San Giacomo diretto da Flavio Colusso, ripreso dalla RAI, ha inaugurato il restauro dell’Oratorio del SS. Crocefisso, un gioiello d’arte poco conosciuto al grande pubblico. Una scelta non casuale visto che nel secolo XVI nelle confraternite fiorisce la musica e quella del SS. Crocefisso, insieme all’oratorio della Chiesa Nuova di San Filippo Neri è una delle più attive.

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"O quam mirabilia" Un concert de l’ensemble "Seicentonovecento" au Conservatoire de Luxembourg
André Link - 13 ottobre 1999 - Luxemburger Wort
[…] Dans sa rigueur stylistique, Flavio Colusso privilégie la clarté diaphane du discours musical, et son ensemble, le renommé «Seicentonovecento», le suit de près. Si, à un moment où le carnet des manifestations n’est pas ancore trop chargé, le public luxembourgeois se fût rendu compte que cet ensemble sollicité a tout juste eu le temps d’intercaler sa visite au Grand-Duché dans une tournée le conduissant – sous le patronage du président de la Republique italienne – notamment à Madrid, Paris et Budapest, il se serait sans doute présenté plus nombreaux. Mais, comme toujours, ce sont les absents qui ont au tort. «O quam mirabilia» méditent les chanteurs, et d’emblée nous sommes émerveillé par la poureté sans faille de ces lignes monodiquement dépouillées. Chaque participant a, à un moment ou un autre, l’occasion d’intervenir comme soliste, mais en tant qu’unité vocale, tous s’intègrent à la perfection. […] S’agissant de l’instrumental, la basse continue du théorbe (Roberto Caravella) et de l’orgue positif (Andrea Coen) est d’une délicatesse et d’une sensibilité rarement entendues. Pour des partitions si anciennes, généralement avares d’indications sur les instruments accompagnants, Flavio Colusso, qui dirige depuis le clavecin, révisé avec doigté. […]
Appuyant sur les invocations formelles des «biens éternels», Flavio Colusso a donc enchaîné avec une composition de son cru, «Peccavimus Domine» qui, avec ses contrastes parlé, chantés et orchestrés, avec gravité et douceur, s’est calquée sans rupture sur les séduisantes sonorités que nous avions entendues auparavant.

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Une Italie baroque
9 ottobre 1999 - Le Républican Lorrain
Dans le cadre du projet “Vers l’année 2005: Giacomo Carissimi, Maestro de l’Europe musicale”, les mélomanes sont invités ce soir à un concert donné au Conservatoire sous le patronage de la Présidence italienne. Ce concert présente des Motets et des Oratori in latin, dont plusieurs en première exécution moderne, composés par Giacomo Carissimi né en 1605 à Rome. […] Ce concert sera interprété avec des instrumentes anciens par l’Ensemble Seicentonovecento, dirigé par Flavio Colusso, un compositeur qui a déjà dirigé le grand répertoire lyrique et symphonique, de Mozart à Wagner, avant de se consacrer à la révision et à l’elaboration d’un certain nombre de compositions de musique ancienne et contemporaine. Ce concert est la dernière étape pour cette année des tournées prévues par l’Ensemble dans les principales villes européennes.

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Vertigini barocche
Angelo Foletto - 1998 - Suonare News
Quando si dice un’impresa discografica. Ma anche un’avventura musicale che assomiglia a un viaggio pre-psichedelico nell’immaginazione barocca più slanciata, in un mondo di suoni vocali e strumentali che evocano la torrida creatività architettonica dei grandi inventori di spazi della Roma del Seicento. Degli Oratori di Giacomo Carissimi la discografia si era occupata in modo sporadico e secondo prassi musicali non agguerrite [...].
L’impresa, il termine è l’unico adeguato, di Flavio Colusso è dunque un punto fermo da qualsiasi punto di osservazione. Gli Oratori, gloria maggiore di Carissimi e testimonianza insuperata dell’immaginazione teatrale barocca al servizio della devozione controriformista non ancora sviata dalle bellurie belcantistiche del melodramma, sono un patrimonio di musica che mette le vertigini. La qualità intrinseca dell’invenzione d’autore, unita al gesto felicemente illustrativo dei testi, all’eclettica applicazione strumentale (cui si avvale anche il basso continuo) e alla destinazione para-rappresentativa originale rende questa letteratura un punto fermo per tutta la musica del Seicento. Episodi biblici, narrazioni edificanti e/o agiografiche: l’integrale degli Oratori di Carissimi è anche un magnifico trattato di prassi religiosa. Affrontando esecutivamente questo monumento, prima ricostruito nel dettato testuale che era disperso un vari fondi e in lezioni imprecise, Colusso ha puntato alla restituzione generosamente spettacolare seppure filologicamente controllata. Voci intense e capaci di accenti drammatici credibili, fantasiose interpretazioni del basso continuo e non meno estrose trovate strumentali a corredo delle pagine più illustrative, che secondo le cronache del tempo non erano affatto penitenziali nella resa spettacolare. La disciplina del suo collaudato ensemble completa una scelta vocale giustamente varia, di particolare efficacia e adeguatezza, pensata su misura dei diversi Oratori che hanno caratteristiche ben distinte l’uno dall’altro. Allineato all’importanza editoriale e esecutiva è il libretto di presentazione, un vero e proprio volumetto con preziosi contributi musicologici e poetici (i saggi sono firmati dallo stesso Colusso, da Ugo Onorati, da Claudio Strinati, da Annick Fiaschi e Luca Trombetta) cui sono aggiunti i testi completi degli Oratori, naturalmente con traduzione italiana a fronte.

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Carissimi
Giugno 1998 - Diapason
Giacomo Carissimi aurait eu quatre cents ans en 2005. Pour fêter la chose dignement, le compositeur, directeur musicali et éditeur italien Flavio Colusso a élaboré un gigantesque projet: après avoir enregistré l’intégrale des oratorios avec son Ensemble Seicentonovecento […]. Et encore, on ne vous dit pas tout! En attendant, on peut jusqu’au 29 juin aller voir au Louvre l’exsposition «La bella maniera» consacrée au peintre Francesco Salviati («Il Cecchino», 1510-1563): l’illustration sonore, constituée de madrigaux d’Arcadelt et de chansons françaises, en a été confiée à Flavio Colusso – CD disponibile auprès du service communication du musée. A noter que notre confrère florentin Orfeo, mensuel de musique ancienne et baroque, a consacré dans son numéro d’avril un important dossier aux multiples activités de Flavio Colusso.

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Il Barocco su Musicaimmagine Records.
L’integrale degli Oratori di Carissimi è la più importante realizzazione discografica italiana degli ultimi anni
John White - aprile 1998 - Orfeo
Accanto alle inconsuete scelte di repertorio, il carattere fondamentale che sembra guidare la programmazione dell’etichetta Musicaimmagine è l’impegno nel conservare uno stile esecutivo che sia il più possibile vicino alla temperie spirituale dei testi proposti: Nella sua non ancora nutrita serie di musica antica, dunque, operano veri speleologi del repertorio, in grado di lumeggiare con brani emersi da un lungo oblio e con scelte interpretative all’insegna della «stravaganza» barocca lo splendore della nostra civiltà strumentale, che le scelte grafiche delle copertine, all’insegna di una vagheggiata «opera d’arte totale», mettono a confronto con i momenti salienti della nostra tradizione iconografica […] la bellezza, dunque, è, per gli artisti di cui ci andiamo ad occupare, una funzione della verità stilistica, e questa, a sua volta, una conseguenza dell’intransigenza filologica. […] a Colusso ed al suo complesso – il cui nome indica un atteggiamento culturale: applicare alla riscoperta del Seicento la stessa apertura mentale, la stessa varietà di approcci che si riserva alla musica contemporanea – si deve quella che rappresenta senza dubbio l’impresa più importante di una casa discografica italiana negli ultimi dieci anni: l’integrale degli Oratori di Giacomo Carissimi, raccolti in un cofanetto di 9 CD […]   Particolare cura è stata posta da Colusso nel dislocare volta per volta le forze vocali e strumentali in un emisfero dentro il cui perimetro perfino il tempo di rifrazione diventa una tecnica di intensificazione drammaturgica, complice una registrazione calibrata in maniera esemplare sulle mutevoli esigenze della «scena». […] L’impresa di Colusso e dei suoi sodali è tanto più notevole in quanto la difficoltà interpretativa di questa musica è qualcosa di folle: si pensi che nella Historia di Job i tormenti dell’innocente perseguitato vengono resi attraverso un progressivo gioco di asimmetrie, di risposte «in eco», che si fanno poi calcolati silenzi. Colusso fa qualcosa di più che rendere in tutto il suo fulgore queste gemme; riesce perfino ad evocare la solennità, gli immensi spazi dei luoghi sacri per i cui sottili giochi di risonanza sono stati concepiti!

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I seducenti oratori di Carissimi.
La ricostruzione è stata curata da Flavio Colusso
Sergio Bonino - febbraio 1998 - Il Giornale della Musica
[…] ci sono operazioni che hanno un senso, che in una revisione e rielaborazione filologica riescono a restituire in modo efficace qualcosa di un “compositore dimenticato” […]. L’ensemble Seicentonovecento ha sputo restituire colore e vita ad un quadro d’epoca che poteva rischiare di diventare esclusivamente il prodotto patinato di uno studio maniacale su abbellimenti, diminuzioni, improvvisazioni e basso continuo. E se Carissimi riusciva a «trasportare […]» verso qualunque sentimento le sue platee di devoti, i solisti e gli strumentisti di Colusso riescono a far sì che noi “consumatori di musica” della fine del XX secolo possiamo ancora partecipare alle vicende della figlia di Jephte, di Balthasar, di Giobbe e, perché no? del vecchio Lucifero.  

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Carissimi
S.P. - febbraio 1998 - CONTINUO Magazine
This set of discs represents the culmination of a project begun in the early 1980s by Flavio Colusso with the intent of studying and performing the oratorios of Giacomo Carissimi (1605-1674). […] Colusso’s unique achievement is to have given us 35 of Carissimi’s oratorios (the form in which he was most influential) and oratorio-like motets in performances that are consistently sympathetic, stylish, and inventive. […] Colusso has done such a good job of emphasizing the variety in the music, including occasional humorous and even bizarre touches, that several of these short works of 15 to 20 minutes on average, can easily be enjoyed at a sitting. […] It represents a considerable artistic achievement and it may just spur increased interest in Carissimi’s highly accomplished writing.

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Giacomo fra chiesa, teatro e suono.
Finalmente incisi tutti gli oratori di Carissimi, l’unico maestro del Seicento italiano degno di stare al fianco di Claudio Monteverdi
Piero Mioli - ottobre/dicembre 1997 - Rassegna Musicale Italiana
Un progetto ambizioso, dall’apparenza schiacciante, e una necessità ormai ineludibile nella cultura musicale: presso Musicaimmagine Records, l’Ensemble Seicentonovecento, diretto da Flavio Colusso ha inciso l’integrale degli oratori di Giacomo Carissimi (1605-1674), impiegando solisti, coristi, strumentisti in abbondanza, e ovviamente fondandosi sopra ricerche musicologiche tanto valide di per sé quanto sensibili agli aspetti esecutivi. Riuniti in un cofanetto contenente anche i testi e alcuni saggi, i compact disc sono nove e portano la sigla MR 10020. […] Alla fine, valga l’esempio dell’oratorio più conosciuto di Carissimi, quello Jephte che in vero sta nel primo disco: e per questo rappresenta il migliore degli approcci possibili alla concezione e alla realizzazione di Colusso e dei suoi artisti. Sembra, il piccolo capolavoro, altra musica da quella che si ascolta comunemente, tanta è l’intensità espressiva che ne emana (di contro a troppo Seicento fragile ed esangue) e tanta la precisione, l’esattezza, il nitore che accampa la pregevole esecuzione (di contro a troppo dilettantismo corrente).

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CD del mese: Carissimi
Ennio Speranza - ottobre 1997 - Musicalia
Giacomo Carissimi, nato a Marino nel 1605, è il tipico autore da Storia della Musica, praticamente inascoltato se non in rarissimi casi. La sua musica è sorprendente, densa, plastica, il suo melodiare è sempre attento al significato drammatico della parola intesa come verbum. I percorsi della musica europea risentono della sua influenza, anche perché Carissimi a Roma, in qualità di professore, formò tutta una serie di compositori di spicco: Bassani, Bononcini, Charpentier e Alessandro Scarlatti. […] Ma a dir la verità, in giro di incisioni delle sue opere ve ne sono assai poche. Onore e merito quindi, al di là dei tratti specifici, al lavoro di un direttore come Flavio Colusso, che ha intrapreso con sprezzo del pericolo e una dose di sana incoscienza la registrazione dell’intero corpus degli oratori di Carissimi assieme al suo ensemble e a un nutrito gruppo di cantanti. Nove CD, un bell’impegno anche per l’ascoltatore, ripagato però da molte perle musicali da scoprire e da centellinare. […] Ma questo cofanetto ci voleva proprio, è un’ottima base dalla quale partire per ulteriori proposte incentrate sull’arte un poco negletta di Carissimi. Arte difficile, ardua, di non comune ascolto. Ma che può dare grande soddisfazione e piacere.

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Dischi classica: Carissimi
Dino Gatti - 29 settembre 1997 - L’Adige
Di Giacomo Carissimi, il grande musicista romano a cui si deve la solenne affermazione dell’Oratorio latino, viene pubblicata l’integrale dei suoi capolavori, col proposito di dare spazio e voce ad un tesoro musicale da troppo tempo trascurato. E’ una iniziativa promossa dall’Accademia di Francia a Roma, in coproduzione con “Radiorai”, che vede interpreti il direttore Flavio Colusso e l’Ensemble Seicentonovecento.   Accanto a gli Oratori Jonas, Judicium Salomonis e Jephte troviamo altri sublimi capolavori in prima incisione, resi in tutta la loro suggestività.

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Nell’oratorio romano di Giacomo Carissimi
Arrigo Quattrocchi - 19 settembre 1997 - Il Manifesto
[…] Encomiabile è dunque la pubblicazione, da parte della Musicaimmagine Records, dell’integrale degli oratori di Carissimi, 35 partiture distribuite in nove compact, e affidate all’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso.   Proprio Colusso, autore di una ricerca sulle fonti durata un quindicennio, è il vero protagonista di questa incisione; e gli va dato atto di una direzione acuta nel restituire la plasticità del linguaggio di Carissimi, sia nella realizzazione dello strumentale che nella concertazione dell’insieme. [...]

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Carissimi nella Roma della Controriforma Riscoperte.
Torna alla luce la produzione sacra del compositore
Luigi Bellingardi - 13 settembre 1997 - Il Corriere della Sera
[…] Pur se all’apparenza prevaleva l’intento moraleggiante, l’umanità di Carissimi riesce sempre ad emergere nelle «istorie» di soggetto sacro come i 35 oratori che l’Ensemble Seicentonovecento, sotto la direzione di Flavio Colusso ha ora registrato dopo averli eseguiti in gran parte in concerto negli ultimi anni. Parecchi degli «oratori» ora incisi dall’Ensemble costituiscono delle novità, ma anche nei lavori più noti come per esempio «Jonas», «Jephte», «Judicium extremum» le scelte esecutive di Colusso reggono bene il confronto con quelle di un Gardiner. L’Ensemble Seicentonovecento (che allinea diciotto solisti di canto, quarantasei coristi e due dozzine di strumentisti) dimostra di possedere una notevole caratura professionale.

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Dieci ore con Carissimi e i suoi oratori in latino. Tre anni di lavoro sono stati necessari per realizzare l’edizione completa, in nove cd, delle composizioni sacre firmate dal musicista romano. Che viene così finalmente rivalutato.
Luigi Della Croce - 10 settembre 1997 - Famiglia Cristiana
[…] Finalmente colui che, insieme con Palestrina e Monteverdi, può essere considerato uno dei padri della musica, è ora rappresentato nel catalogo dei CD con i suoi trentacinque oratori in latino. […] Gli esecutori di questa sagra musicale secentesca, a un tempo austera e pittoresca, sono meritevoli di elogi soprattutto per aver saputo umanizzare i personaggi adottando, nei limiti consentiti dai procedimenti dell’epoca (ricostruiti con perizia da Flavio Colusso) e dalla lingua latina, un tono “vissuto”.

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Novità in CD: Carissimi
Dino Gatti - 13 luglio 1997 - La Cittadella
[…] Questo grande progetto ha preso l’avvio nel 1994 a cura del M° Flavio Colusso, dopo le felici esecuzioni sperimentali per la Radio Vaticana […]. Ora per l’etichetta Musicaimmagine Records, in coproduzione con “Radiorai”, vengono pubblicati nove CD, col proposito di dare spazio e voce ad un tesoro musicale per troppo tempo trascurato e al quale la musica colta europea deve le proprie origini. Accanto ad opere note come Jonas, Jephte, Judicium Salomonis, Judicium Extremum e Historia Abraham et Isaac troviamo altri sublimi capolavori in prima incisione assoluta, resi in tutta la loro suggestione dal complesso diretto da Colusso.

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La dotta malinconia.
Pubblicati in un cofanetto di nove compact tutti gli oratori di Giacomo Carissimi
Armando Torno - 13 aprile 1997 - Il Sole 24 Ore
[…] Giustizia gli rende il tempo. Proprio in questi giorni Musicaimmagine con l’Ensemble Seicentonovecento, sotto la guida di Flavio Colusso, propone in nove compact disc l’integrale degli oratori.   L’impresa di Colusso è a dir poco commovente. Riporta l’ascoltatore di oggi in una dimensione perduta, dove ogni nota e ogni parola cantata erano bisbigli di un’armonia universale.

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Giacomo Carissimi: gli Oratori
Marcello Filotei - 29 marzo 1997 - L’Osservatore Romano
Incidere il ciclo integrale degli Oratori di Giacomo Carissimi è significato per il direttore Flavio Colusso impostare un lunghissimo lavoro preventivo di ricerca che è durato quindici anni. Un progetto in linea con la filosofia della casa discografica Musicaimmagine Records, che tende a mettere in catalogo compositori a torto ritenuti minori, per riscoprirne i capolavori e l’influenza esercitata sui musicisti contemporanei. Colusso ha cercato di ricreare l’atmosfera drammatica che caratterizzava un genere destinato a commentare le Sacre Scritture, ricostruendo l’accompagnamento strumentale con particolare attenzione al senso del Testo.

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Giacomo Carissimi, padre della musica europea
Simone Arduini - 5 marzo 1997 - Il Giornale d’Italia
[…] è stato presentato in questi giorni alla stampa il ciclo integrale degli “Oratori” di Giacomo Carissimi, quasi un’opera omnia articolata in nove Compact disc editi da Musicaimmagine Records nell’esecuzione dell’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso. E si deve proprio alla costanza, alla passione e all’impegno del compositore e direttore d’orchestra essere riusciti a ricostruire, a distanza di secoli, il percorso artistico dell’illustre chierico di Marino dopo la distruzione dei manoscritti originali delle sue composizioni. Nel restituire vita e colore a questi Oratori, Flavio Colusso ha voluto ricostruire oltre all’atmosfera drammatica che ne costituisce l’essenza, lo spirito di meditazione spirituale dal quale nasce questo genere e la sua originaria destinazione: quella di commento alle Sacre Scritture e di strumento per una loro divulgazione. Nella prospettiva di restituire agli Oratori di carissimi le dimensioni originarie Flavio Colusso ha fatto proprie le possibilità implicite dell’orchestra secentesca.

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Carissimi, il sacro alla riscossa.
Il grande maestro barocco esce da un lungo oblio con la prima edizione integrale dei suoi Oratori in 9 CD.
Un’opera monumentale frutto di quindici anni di ricerca del maestro Flavio Colusso e magistralmente interpretata dall’Ensemble Seicentonovecento
Virgilio Celletti - 5 marzo 1997 - Avvenire
[…] Fatto positivo è che l’evento non coincida con un centenario: cioè che sia una iniziativa concreta, non la solita prassi celebrativo-riparatoria che si usa rivolgere a musicisti grandi o meno. Questo tutt’al più è il quindicennale dell’inizio di quel lavoro svolto da Flavio Colusso, ideatore della raccolta e direttore della casa discografica che la propone, e dai suoi impagabili collaboratori e cointerpreti, vale a dire l’Ensemble Seicentonovecento, protagonista sotto la sua guida di questa autentica avventura dello spirito e della cultura.

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Gli "Oratori" di Carissimi
Gilberto Maltinti - 2/8 maggio 1996 - Roma C’E’
Continua senza soluzione di continuità l’esecuzione in concerto dell’Integrale degli Oratori di Giacomo Carissimi. Ad eseguirli è l’Ensemble Seicentonovecento del cembalista e direttore Flavio Colusso. L’ultimo concerto dell’Ensemble – che ha suscitato il vivo interesse del pubblico romano, accorso numeroso all’Aula Magna dell’Università – ha dimostrato la sapienza concertativa di Colusso e la buona intesa strumentale ed interpretativa dei suoi musicisti.

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Cantando la Bibbia
Giovanni Carli Ballola - 17 marzo 1995 - L’Espresso
[…] Noto attraverso capolavori di carattere drammatico come Jephte, Jonas, Historia Job, Balthasar, Carissimi lo è semmai meno come autore delle brevi, intensissime pagine per pochi solisti e basso continuo su testi liberamente tratti dai libri poetici e sapienziali della Bibbia, che abbiamo ultimamente ascoltato. […] Ne erano interpreti i musicisti dell’Ensemble Seicentonovecento, con le loro belle voci italiane (Nunzia Santodirocco, Pamela Borri, Francesco Sclaverano, Mario Boccardo), i valenti strumentisti, (ricorderemo almeno l’organista e cembalista Andrea Coen, esecutore di pagine frescobaldiane tra un oratorio e l’altro) sotto la concertazione di Flavio Colusso. E con quel che di autentico e toccante non sempre avvertibile negli ultraperfetti complessi d’oltralpe.

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Con l’Ensemble Seicentonovecento.
Carissimi oratori All’Accademia di Francia valida serata dedicata agli oratori di carissimi con Flavio Colusso sul podio
Maria Grazia Teodori - dicembre 1994 - Musicalia
[…] Degli oltre duecento oratori di Carissimi quello della Santissima Vergine  è forse uno dei più belli, l’Ensemble Seicentonovecento ha messo in luce le caratteristiche più importanti del lavoro: i contrasti fra i “solo” e i “tutti”, le caratterizzazioni dei vari personaggi (La Vergine, Cristo), le gioiose voci dei beati e dei martiri cristiani. Molto ben eseguite anche le piccole parti d’orchestra: a volte sono intercalate da ritornelli strumentali, oppure si hanno brani corali accompagnati da due sole parti di violino che, suonano alternandosi come in Martyres. Buone le voci […]. Ottima la direzione di Flavio Colusso, esperto del repertorio antico, approfondito attraverso l’analisi dei testi originali, studioso che ha curato la revisione e l’elaborazione di opere quali L’Ottone in Villa di Vivaldi e L’Aretusa di Filippo Vitali per il Teatro dell’Opera di Roma.  

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A Villa Medici progetto triennale su Carissimi.
Marina Marini - 10 novembre 1994 - Il Tempo
Ogni epoca ha le sue forme d’arte “guida” e le sue forme d’arte minori: l’opera di Giacomo Carissimi è sicuramente una delle espressioni più alte del ‘600 musicale italiano. L’Academie de France à Rome e l’Associazione Musicaimmagine, al fine di un significativo recupero,  hanno ideato un importante progetto triennale di studi, esecuzioni, edizioni e scambi internazionali reso possibile anche grazie al coordinamento di Enti e Associazioni italiane e francesi che contribuiranno, ognuna all’interno delle proprie sedi e stagioni, alla sua articolata realizzazione. Il primo appuntamento del progetto «Giacomo Carissimi Maestro dell’Europa Musicale» è previsto per il 15 novembre presso il Grand Salon di Villa Medici dove saranno eseguiti tre oratori del musicista: l’Oratorio della SS. Vergine, Martyres e Sponsa Canticorum, che saranno interpretati dall’Ensemble Seicentonovecento, una formazione vocale-strumentale fondata e diretta dal 1980 da Flavio Colusso che è oggi uno dei più qualificati interpreti della musica italiana del ‘600 e ‘700. […] Anche la RAI (radio) parteciperà a questa iniziativa: i tre oratori saranno infatti registrati per essere poi distribuiti a diversi Paesi europei. Un ulteriore contributo per la divulgazione del grande patrimonio artistico italiano.

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Carissimi
Luigi Della Croce - 1993 - Famiglia Cristiana
Come l’opera lirica al suo primo e più autentico apogeo il Monteverdi che ne fu il creatore all’inizio del Seicento, così l’oratorio raggiunge la perfezione, press’a poco alla stessa epoca, nelle composizioni “primitive” di Giacomo Carissimi. Musica e parola intimamente fuse in un recitar cantando che riflette emozioni allo stato puro, una spiritualità dolce e sorridente adeguata al testo dell’oratorio dedicato alla SS. Vergine, più colorita e drammatica nella narrazione biblica del profeta gettato in pasto ai leoni. Due momenti indimenticabili: le parole di Maria «Né senza me fora sì bello il mondo» e di Daniele «Voi restate fra l’onde, io vado al porto».

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E una voce sublime cantò i versi di Saffo
Dino Villatico - 23 maggio 1993 - La Repubblica
Villa Medici sembrava tornata agli splendori barocchi, alle feste musicali che facevano di Roma la capitale del mondo. […] cantate e mottetti di Carissimi, eseguiti dall’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso. Christofellis si è riservato due mottetti, la fluida voce del tenore Luigi Petroni un mottetto e una cantata, e Claudio Ronco ha suonato sul violoncello un mottetto destinato alla voce di basso. Al clavicembalo lo stesso Colusso, assai libero e scorrevole. Una serata piacevolissima, che si spera di riascoltare presto.

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Carissimi
Denis Morrier - giugno/luglio 1991 - Diapason
[…] Par ailleurs, l’ensemble instrumental (en particulier le riche groupe de basse continue, très coloré) et le choeur (mis à contribution dans la seconde partie de L’oratorio de la Vierge et tout au long de Daniel) constituent l’un des principaux atouts de cette version. La direction de Flavio Colusso est d’une réelle efficacité, soulignant les puissantes architectures chorales, animant les dialogues et imprimant l’expression la plus juste à ces partitions de caractères pourtant si opposés.

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Baroque italien
Jean-Claude Lacroix - 1989 - Opera International
[…] Les interprètes italiens du présent disque privilégient surtout les aspects intime et spirituel, utilisant pour défendre leur conception de cette musique un effectif vocal et instrumental réduit. […] Les voix sont juvéniles, mais suffisamment timbrées pour-se démarquer des récentes interprétations anglaises. […] On attend donc avec impatience le maestro Flavio Colusso et son ensemble dans d’autres oratorios de Carissimi où la fraîcheur et l’immédiateté de leur approche risquent d’apporter de fort agréable surprises.

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Carissimi
Claude Jay - 1989 - Le Monde de la Musique
[…] Dans ce répertoire, McCreesh et Van Nevel se sont montrés plus convaincants que Gardiner, Ephrikian ou Linde, mais personne n’y égale les interprètes italiens, qui ne l’ont que trop négligé jusqu’ici. […] A l’instar de Leppard autrefois, Colusso n’a pas craint d’aborder ces pages majeurs avec le plus grand luxe de moyens, notamment avec un instrumentarium propre à souligner tous les effets dont les partitions abondent. La distribution ajoute à l’impression d’ébullition permanente que nous donne cette représentation sacrée. S’il faut avant tout louer les voix superbes et les dictions exemplaires de Luigi Petroni ou Pietro Spagnoli. […] on ne peut qu’applaudir à ce remarquable travail d’equipe.

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Radio Vaticana: tutti gli oratori del musicista.
La Roma barocca dell’amico Carissimi
Ivana Musiani - 1987 - Paese Sera
[…] il primo fiore all’occhiello del 1987 di Radio Vaticana è rappresentato dal ciclo di trasmissioni comprendente l’integrale degli oratori di Giacomo Carissimi […]. Flavio Colusso, che esce dalla scuola di Domenico Guàccero e Franco Evangelisti, attivo in tutti i settori della musica e dello spettacolo (direttore d’orchestra, regista, attore e cantante), ha curato la monumentale impresa, affiancato da specialisti della musica e del periodo barocchi come il M° Lino Bianchi e il prof. Oscar Mischiati. […]