dal 13 al 25 luglio
mostra-installazione nell’ambito delle
Feste Musicali Jacopee 2008
Percorso in trentadue stazioni, costituito di Altari creati con tavole e frammenti lignei delle barche dei pescatori siciliani, rapite alle tempeste, distrutte e riconsegnate dal mare lungo spiagge e scogliere.
"Isola è il termine d’un viaggio, meta della più grande via per cui ha navigato la civiltà. E’ anelito e approdo, l’isola, remissione d’ogni incertezza, pena, è superamento, scoperta, inizio della conoscenza. [...]"
(dalla presentazione di Vincenzo Consolo)
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Questa ricerca espressiva è stata definita dallo scrittore Vincenzo Consolo “un poetico e materico poema narrativo“. È un percorso in trentadue stazioni, costituito di Altari creati con tavole e frammenti lignei delle barche dei pescatori siciliani, rapite alle tempeste, distrutte e riconsegnate dal mare lungo spiagge e scogliere. Assemblando e trattando quei frammenti di relitti ho inventato strutture votive che evocano edicole della devozione popolare cattolica, totem delle tribù animiste, lettere dell’antico alfabeto ebraico e stilemi della cultura araba. Sulle superfici di legno, levigate, dove riemergono stratificazioni di vecchie vernici multicolori, ho dipinto, con funzioni di ex-voto, due ovali con all’interno due icone ricorrenti: la foglia di ficodindia cuoriforme con una fiamma di tre frutti purpurei che evoca il Sacro Cuore e rappresenta l’essere umano quando è pervaso dalla passione dell’amore; e una vulcanica “isola sentimentale” in eruzione sulla quale vibra una Luna di luce cuoriforme che simbolicamente emana lo “Spirito della Chiarezza” e che rappresenta la condizione umana nello stato di grazia della Coscienza. È un attraversamento di se stessi dalla Passione alla Coscienza, in senso verticale. Lungo le tappe del percorso, di fronte ad ogni Altare ci si imbatte in un testo composto da un nome (quello dell’opera), da un frammento meditativo e da un breve testo narrativo. L’insieme configura un concetto evolutivo che il visitatore/pellegrino può interiorizzare allo scopo di ascendere, di stazione in stazione, verso la chiarezza della propria Coscienza. In occasione di questa celebrazione Jacopea, quattro Altari sono accolti nella Basilica di San Giacomo in Augusta come anteprima di un desiderato progetto: installare il “pellegrinaggio” completo dei 32 Altari in un sito del Camino de Santiago durante il Giubileo Compostellano del 2010.